Brano: [...]aglioni garibaldini partecipanti alla straordinaria impresa furono tre. Il maggiore Carlo Penchienati, che li comandava, seppe il 23 agosto che quella stessa sera avrebbe dovuto entrare in azione. L'ordine di operazione che egli aveva frettolosamente redatto era il risultato di istruzioni dategli a voce dal generale Emilio Kleber. Ecco l'ordine d'operazione di Penchienati:
“La 45a Divisione opererà all’ora X una marcia di infiltrazione sino a Villamayor del Gallego, avendo come punto di partenza il triangolo formato dalla Loma Nigra e dalla pianura del Borao. La posizione della 12a Brigata, in questo triangolo, sarà situata a sud della Loma Nigra, avendo come limite la collina Marciai e la quota 541. La 13a Brigata si collocherà alla sua sinistra. I battaglioni garibaldini si disporranno nell'ordine seguente: all'ala sinistra il primo, al fianco destro il terzo, mentre il secondo rimarrà di riserva assieme alla compagnia mitraglieri All’ora X il iprimo e il terzo battaglione marceranno, nella formazione suindicata, sino al nono chilometro della strada c[...]
[...]a a sud della Loma Nigra, avendo come limite la collina Marciai e la quota 541. La 13a Brigata si collocherà alla sua sinistra. I battaglioni garibaldini si disporranno nell'ordine seguente: all'ala sinistra il primo, al fianco destro il terzo, mentre il secondo rimarrà di riserva assieme alla compagnia mitraglieri All’ora X il iprimo e il terzo battaglione marceranno, nella formazione suindicata, sino al nono chilometro della strada che porta a Villamayor del Gallego, poi attraverseranno la strada stessa, collocandosi al sud di essa, costituendo, così, il limite estremo dell’ala destra. Beninteso, la direttrice di marcia sarà la strada che porta a Villamayor del Gallego. Si ricorda che il nostro è movimento di infiltrazione, di conseguenza la marcia deve essere molto rapida, trascurando di attaccare il nemico se non ci disturba. Ricordiamoci pure che la nostra ala destra potrebbe essere soggetta al fuoco nemico attorno al monte Perdiguera. Nel caso che il nemico facesse resistenza, i comandanti di battaglione provvederanno a lasciare sul posto una parte della truppa, ma il maggior numero possibile di soldati deve continuare la marcia d’infiltrazione. A tutti i costi, noi dobbiamo raggiungere Villamayor del Gallego, prima delle otto del mattino del 24 agosto.[...]
[...]eve essere molto rapida, trascurando di attaccare il nemico se non ci disturba. Ricordiamoci pure che la nostra ala destra potrebbe essere soggetta al fuoco nemico attorno al monte Perdiguera. Nel caso che il nemico facesse resistenza, i comandanti di battaglione provvederanno a lasciare sul posto una parte della truppa, ma il maggior numero possibile di soldati deve continuare la marcia d’infiltrazione. A tutti i costi, noi dobbiamo raggiungere Villamayor del Gallego, prima delle otto del mattino del 24 agosto. Da qui un battaglione motorizzato della nostra divisione attaccherà il nemico, lanciandosi verso Saragozza, mentre le formazioni garibaldine occuperanno le alture a destra del Perdiguera, aggirando così la montagna. È indispensabile organizzare un efficiente e strettissimo collegamento tra le compagnie, i battaglioni, le brigate e lo stato maggiore della divisione. Al Comando della brigata dovranno pervenire, ogni ora, dei rapporti esatti sulla posizione dei battaglioni”.
La prudenza di Penchienati era evidente. D'altra parte, sia Kleber che lui[...]